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Beatrice Di Maio, “l’account chiave” inserito in una presunta struttura di cyber propaganda del Movimento 5 Stelle per gettare fango sul Partito Democratico e sul Governo (raccontata da un articolo di Jacopo Iacoboni su La Stampa) è in realtà Renato Brunetta e sua moglie Titti Ottaviani. “Tommasa Giovannoni Ottaviani, moglie e madre di due ragazzi. Arredatrice di interni…”. A dirlo, in un’intervista pubblicata oggi da Libero, è la stessa signora Ottaviani. Lui la difende: “Onestà, onestà!”.
Sono loro, quindi, a celarsi dietro l’account twitter che ha fatto sporgere querela a Luca Lotti e presentare dal PD due interrogazioni parlamentari a Camera e Senato per sapere se “fa capo al M5s una macchina del fango che ha il compito di diffondere notizie false e diffamatorie contro il governo e le istituzioni”.
La Spectre grillina è sgominata.
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Si teme il peggio. Leggi: https://t.co/twoLiMcNnt [#meme] pic.twitter.com/0EnbzTIfXp— Carlo Hebdo (@carlohebdo) 20 luglio 2016